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Pelli di squalo usate per levigare, tutto quello che devi sapere

Oggi siamo abituati a utilizzare la carta vetrata, di produzione industriale, per levigare il legno e tante altri materiali, nel passato, quando ancora l’industria chimica non era in grado di produrre artificialmente gli strumenti di levigatura l’uomo si è sempre affidato alla natura per risolvere i suoi problemi.

Nel mondo degli ebanisti, dei lavoratori del legno, dei liutai, dove era necessario levigare finemente le superfici di mobili e strumenti, prima della verniciatura finale, l’uso delle pelli di squalo era un’abitudine, ma non di tutti gli squali, di una famiglia in particolare, quella dei Lamna nasus o più comunemente conosciuti come squali Smeriglio, appunto per la particolare caratteristica della loro pelle.

Questa famiglia di squali è parente stretta del feroce e temuto squalo Bianco, con cui spesso viene confuso, presenta caratteristiche simili, ma si differenzia appunto per le qualità della sua pelle.

La pelle essiccata di questi squali ha una elevata proprietà abrasiva a secco, in grado di levigare il legno rendendolo liscio come la seta.

Questo dava modo agli ebanisti e ai liutai di realizzare mobili e strumenti dall’alto valore estetico e dalle qualità indiscutibili.

La pelle degli squali Smeriglio è dotata di dentelli durissimi, a differenza di altre specie della stessa famiglia che hanno una pelle molto più elastica, quella dei Lamna nasus è ricoperta da un robusto smalto composto da uno dei minerali più duri e resistenti presenti sul pianeta, non per niente identificato nella scala di Mohs, da 1 a 10, con un valore di 5 per la sua durezza.

Se paragonata alla normale carta vetrata a secco si noteranno molte similitudini, la grandezza dei dentelli varia da pochi decimi a massimo 1 millimetro, molto simile ai “granelli” che formano lo strato superficiale delle normali carte per levigare che si trovano sul mercato.

Questa sua caratteristica la rende perfetta per smerigliare durante la realizzazione di oggetti artigianali in legno, ancora oggi viene utilizzata anche se sta lentamente sparendo dagli scaffali degli artigiani in favore dei prodotti industriali che riescono a riprodurre finemente le stesse proprietà e allo stesso non vanno a ridurre la “popolazione mondiale” di questi squali.

Ma la pelle di squalo non viene utilizzata solo per levigare, l’industria cosmetica l’ha applicata anche al mondo della depilazione naturale, proponendo dischetti con uno strato microscopico di pelle di Smeriglio, questa con la sua azione abrasiva ha un enorme poter esfoliante in grado di depilare le parti trattate.

Essendo un metodo meccanico, levigare la pelle in questo modo, soprattutto per chi l’ha molto sensibile, potrebbe essere fonte di irritazioni e infiammazioni, per questo pur trattandosi di uno delle tante invenzioni dell’industria cosmetica moderna, è bene fare attenzione a non creare più danni che benefici.

A parte questa variazione di utilizzo, la pelle di squalo è prettamente destinata all’utilizzo nel settore artigianale della lavorazione del legno, soprattutto negli ambiti in cui le finiture “fatte a mano” sono ancora un plus e si richiede un livello qualitativo molto alto.

Ora conosci come nel passato, prima del Quattrocento, gli artigiani di tutto il mondo, potessero realizzare mobili e strumenti dalle qualità così elevate pur non avendo gli stessi strumenti disponibili ai giorni nostri.