Se sei tra i “fortunati” che hanno ricevuto una multa, ma sanno per certo di non aver commesso nessuna infrazione oppure di averla ricevuta ingiustamente, la guida che stai per leggere ti aiuterà a capire come muoverti per fare ricorso e contestarla correttamente con i metodi e nei luoghi preposti.
Prima di andare dal Giudice di Pace, dal Prefetto o seguire le procedure online, devi ricordare che ogni multa è una sanzione amministrativa molto difficile da revocare, conosci benissimo come funziona la burocrazia italiana senza che ti debba spiegare nulla.
Di conseguenza devi essere certo, devi studiare ogni minimo dettaglio del tuo caso, conoscere ogni particolare e non tralasciare nemmeno il più piccolo dettaglio se vuoi fare, con successo, ricorso per una multa ricevuta ingiustamente.
Nello specifico di questa guida vedremo come ti devi comportare per la compilazione del ricorso, in quali casi è opportuno contestare la multa, qual è la procedura da presentare al Giudice di Pace o al Prefetto e quali invece sono le dinamiche per fare la contestazione direttamente online.
Non manca una parte dedicata agli errori che è bene evitare di commettere per sperare nel successo del ricorso.
Quando fare ricorso
Puoi presentare ricorso nel caso sia palese il vizio di forma (si verifica quando nel verbale sono presenti errori, come ad esempio caratteristiche tecniche o dati del veicolo), nel caso venga consegnato un doppio verbale che riguardi la stessa infrazione oppure quando non si riceve la notifica entro 90 giorni (150 se risiedi all’estero).
Altri casi possono essere la non omologazione della strumentazione di rilevamento delle infrazioni, la compilazione poco chiara o difficilmente leggibile del verbale, l’assenza di segnaletica specifica come previsto dalla legge, l’ulteriore notifica del verbale a seguito del pagamento oppure una nuova notifica pur avendo effettuato il passaggio di proprietà.
Cosa inserire nel verbale di contestazione per aumentare le probabilità di successo del ricorso
Compilare il verbale in maniera corretta, completa ed esaustiva è fondamentale per il buon esito del ricorso e segnare la differenza tra una contestazione riuscita oppure no. Presta molta attenzione all’inserimento dei dati richiesti, scrivi con chiarezza e non trascurare alcun dato.
Tra le informazioni da inserire nel verbale ci sono data, ora e luogo in cui si presume sia avvenuta la violazione, le tue generalità (o del proprietario del mezzo), patente, targa e modello del veicolo, descrizione dell’accaduto, indicazione della legge trasgredita, l’autorità presso cui vuoi fare ricorso, il nominativo di chi ha fatto la multa, la detrazione dei punti sulla patente.
Contestazione dal Prefetto
Si tratta di una modalità di ricorso gratuita, la puoi fare entro e non oltre i 60 giorni dalla data di ricezione della multa, devi inviare una lettera in carta semplice alla polizia municipale tramite raccomandata con ricevuta di ritorno oppure consegnando la direttamente di persona al comando di zona (allega una copia del verbale ed eventuali fotografie che potrebbero venirti in aiuto).
Se tutti i dati sono presentati in modo corretto, il Prefetto ti comunicherà, entro 120 giorni dalla ricezione della contestazione, l’esito della stessa e, di conseguenza, il buon esito del ricorso con l’annullamento della multa oppure la conferma della stessa con le relative motivazioni. Se non ricevi risposta entro i 120 giorni, la tua richiesta viene considerata valida e la contravvenzione tolta.
È inoltre possibile essere ascoltati personalmente dal Prefetto, se lo ritieni necessario al tuo caso.
Fare ricorso dal Giudice di Pace
Lo devi presentare entro 30 giorni dalla ricezione di notifica della multa. la procedura, trattandosi di un atto giudiziario, comporta dei costi (43 euro, se la multa non supera l’importo di 1100 euro). Presso la cancelleria oppure a mezzo raccomandata r/r, devi consegnare il ricorso, la copia del materiale da sottoporre all’attenzione del Giudice, compresa la ricevuta dei 43 €.
Spetterà al Giudice di Pace valutare se la multa risulta ingiusta e accettare o meno il ricorso, annullando completamente la contravvezione, parte di essa oppure confermare il pagamento della stessa entro i 30 giorni dalla data di notifica della decisione presa. In caso di rigetto, ci si può affidare a un avvocato e passare alla richiesta di revoca presso il tribunale.
Il ricorso via Internet
In tempi recenti, il Ministero della Giustizia ha messo a disposizione dei cittadini un modello precompilato per fare ricorso online (sul sito del Ministero, nella sezione Giudice di Pace), completo di guida esaustiva che spiega ogni singolo passaggio per quanto riguarda l’inserimento dei dati relativi alla contestazione della multa, rendendo molto più semplice la procedura di ricorso.
Nella prima pagina dovrai inserire le tue generalità, specificando il luogo di residenza, se diverso dalla provincia del Giudice di Pace; nella seconda pagina vanno specificati l’oggetto della contestazione e le tue motivazioni; la terza pagina è per i dati della contravvenzione; quarta e quinta pagina, infine, servono ad indicare l’autorità emittente della multa, da chiamare in giudizio.
Errori da evitare durante il ricorso
Generalmente, quando presenti un ricorso per una multa che ritieni ingiusta, evita di incappare nei seguenti errori: pagare la multa prima della contestazione, pensare che la procedura di ricorso comporti necessariamente dei costi ingenti (spesso, come abbiamo visto, è gratis), buttare la busta verde della notifica (conserva i documenti ricevuti in stato integro), scartare a priori l’assistenza di un avvocato competente in materia.
Conclusioni
Se hai ragione di ritenere che la tua multa ti sia stata affibbiata ingiustamente, munisciti di tutta la documentazione necessaria e scegli, anche a seconda della tua disponibilità economica, se fare ricorso presso il Prefetto entro 60 giorni, il Giudice di Pace entro 30 giorni oppure attraverso la procedura online sul sito del Ministero della Giustizia. Presta molta attenzione a non incappare negli errori più comuni. Buon ricorso!