A livello meccanico, i cuscinetti volventi sono dei meccanismi, più o meno grandi a seconda dell’ utilizzo e delle necessità, che riducono l’ attrito tra due oggetti in movimento – che può essere di tipo rotatorio o lineare, tra i due pezzi.
A seconda dell’ utilizzo, l’attrito può essere di due tipi: radente o volvente. In entrambi i casi, il meccanismo viene sottoposto a pressioni molto elevate. Generalmente anche la temperatura a cui vengono sottoposti è alta, fatta eccezione per i cuscinetti realizzati in plastica – e, talvolta in ceramica – in quanto non reggerebbero. Il vantaggio della plastica è che è molto più leggera rispetto all’acciaio e i cuscinetti realizzati con questo materiale possono essere utili in meccanismi che necessitano di essere mossi o spostati.
I cuscinetti volventi – come sono fatti?
I cuscinetti volventi sono costituiti da due anelli di due misure diverse: uno posto all’ interno e uno all’ esterno. All’ interno di questi anelli vengono posizionati gli elementi principali – ovvero una serie di corpi rotanti (per esempio sfere o rulli, separati tra loro e guidati nel movimento), che riducono l’ attrito in fase di rotazione, conservano la posizione di rotazione e riducono il pericolo di intrusione di polvere o altri detriti.
Nei due anelli vengono poi incavate le piste di rotolamento per i due corpi, chiamate gabbie – sono l’ elemento fondamentale del cuscinetto volvente perché, se la gabbia dovesse cedere, tutte le sfere o il rulli cadrebbero. Queste gabbie sono soggette a carichi di tensione e a forze di compressione, quindi devono essere parecchio resistenti all’ usura.
A cosa servono i cuscinetti volventi?
Per quanto sia relativamente semplice descrivere la struttura di un cuscinetto volvente, il loro funzionamento può essere anche molto complicato a seconda dei campi d’applicazione. Per far fronte a questa infinità di situazioni, esistono decine di tipologie di cuscinetti; è possibile avere un’idea visitando la pagina dei Cuscinetti Volventi di dubbini.it
Generalmente parlando, possiamo affermare che questo tipo di cuscinetto serve a ridurre le perdite di energia meccanica e di ridurre l’ usura, prolungando la “vita” del meccanismo per il maggior tempo possibile.
L’ elenco delle possibili applicazioni e campi di utilizzo dei cuscinetti volventi è pressoché infinto: essi vengono infatti utilizzati in diversi ambienti operativi e in una vasta gamma di condizioni di utilizzo; l’ambito principale è quello della metalmeccanica.
Diventa quindi fondamentale sapere scegliere il cuscinetto volvente – e la disposizione più idonea – più adatto alle proprie esigenze. Cosa tenere in considerazione in fase di scelta del cuscinetto: lo spazio per l’ installazione, il coefficiente di carico (a seconda del carico che il cuscinetto dovrà sopportare, è opportuno optare per diversi corpi rotanti – ad esempio, i cuscinetti a rulli hanno un coefficiente di carico maggiore rispetto a quelli a sfere), la velocità (molti fattori possono interferire con la velocità, come la tipologia della gabbia o il metodo di lubrificazione. È bene valutare attentamente quale cuscinetto garantirà le prestazione di cui si necessita), la rigidezza (ovvero il rapporto tra il carico applicato e il valore della deformazione elastica che interessa l’ anelo interno, quello esterno e i corpi volventi), la rumorosità e precisione di rotazione (sono molti i metodi di valutazione di questa caratteristica: le classi di precisione dipendono dal tipo di cuscinetto). In funzione delle singole applicazioni, bisogna anche valutare la resistenza al calore e alla corrosione.