Il mondo auto vive in questo periodo la sua più grande crisi a livello storico.
Ci troviamo di fronte a un crollo della crescita e dei consumi senza precedenti che sta mettendo in ginocchio l’industria.
Un bilancio definito “infernale” dagli esperti che misurano un crollo del 21% nell’ultimo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2019.
Precipita anche il fatturato, che scende dell’8% con gli utili a -66%.
Ad affermarlo è lo studio Car Industry Analysis guidato da Juan Felipe Munoz-Vieira, dove si evidenzia come, il calo, sia ancora più accentuato visto l’aumento dei prezzi delle auto.
In poche parole, il fatturato già basso, non corrisponde all’utile letteralmente crollato.
Una situazione che, se dovesse protrarsi nel tempo, potrebbe mettere in difficoltà anche i colossi del settore, e i nomi storici del mondo auto.
Il caso Tesla
A reggere il colpo della crisi da coronavirus, sembrano essere aziende come Tesla; la compagnia di Elon Musk ha infatti contenuto le perdite ottimizzando i costi di produzione e migliorando così la vendita delle sue auto elettriche.
Una battaglia, quella del mondo auto, che sembra muoversi sull’innovazione e su chi, più degli altri, è stato capace di prevedere la rivoluzione elettrica e tecnologica che sta mettendo in serie difficoltà le aziende più note, costrette a un cambiamento, rispetto alle aziende nate come produttrici di elettriche.
Quello di Tesla è comunque un contenimento del crollo, con perdite lievi che potrebbero trasformarsi in una crescita nei prossimi mesi, grazie anche al miglioramento del fatturato.
Numeri molto più drammatici per le altre società del settore, travolte dal crollo produttivo e, soprattutto, dalla domanda che non accenna a crescere, nonostante la fine dei lockdown in buona parte del mondo.
Usato e ricambi: gli altri settori
La crisi ha visto una contrazione anche dei settori emergenti, in particolar modo quelli online, come quello dei ricambi e delle auto usate.
Contrazione comunque lieve per un settore che potrebbe addirittura crescere, proprio in questo momento.
La crisi infatti potrebbe spingere sempre meno persone ad acquistare veicoli nuovi, preferendo piuttosto l’acquisto di prodotti usati.
Ecco che il mercato delle auto usate, diventa un giro d’affari ancora più importante affiancato a quello dei ricambi online.
I due settori non sono esenti da crisi, si parla infatti di un calo fino al 15% sulle vendite generali.
Le proiezioni però, vedono ricambi e auto usate, tra le economie che meglio potrebbero reggere questa crisi, crescendo e diventando ancora più importanti.
Ricambi online e nuovi mercati
Che si tratti di riparare la propria auto, dandole anni vita in più, o di riparare auto usate da acquistare o rivendere, i ricambi stanno caratterizzando il mercato online.
In rete, è infatti possibile reperire qualsiasi pezzo, dai distanziali per ruote, a componenti elettroniche per riparazioni tecniche del proprio veicolo.
I pezzi di ricambio equivalenti, reperibili facilmente online, possono essere poi montati dal meccanico di fiducia, trasformando la riparazione in una possibilità molto più economica.
Il vecchio “fai prima a comprarlo nuovo che a ripararlo”, sembra destinato a sparire, di fronte a una clientela sempre più interessata e riparare i propri mezzi, allungando il loro ciclo di vita e risparmiando.
Quello dei ricambi, assieme al mercato delle auto usate, è una delle novità più interessanti di questo momento così difficile per l’automotive.
Nel frattempo, le diverse aziende sono ripartite, e iniziano ad arrivare sul mercato tutti quei mezzi posticipati a causa della pandemia.
Le prospettive di vendita però, rimangono davvero basse, e sono le stesse aziende ad avere, per forza di cose, ridotto la produzione per evitare un ulteriore accumulo di mezzi invenduti, oltre a quello del trimestre più nero della storia del mondo auto.