L’Orologio Astronomico di Messina consiste in una parte della cattedrale della città siciliana di Messina. L’orologio venne costruito dalla ditta Ungerer, di Strasburgo, nel 1933: fa parte del campanile della cattedrale ed anzi ne è la parte più caratteristica.
La Cattedrale di Messina è stata distrutta dal terrificante terremoto magnitudo 7.2 che il 28 dicembre 1908 colpì le città costiere dello stretto, uccidendo circa 120mila persone.
La cattedrale venne anch’essa distrutta e di conseguenza, quando la città venne ricostruita, si pensò di integrare il campanile con un orologio astronomico. Fu Monsignor Angelo Paino, arcivescovo dal 1921, ad occuparsi della direzione dei lavori per la ricostruzione della Cattedrale e del campanile. L’opera – che fu affidata all’architetto Francesco Valenti – fu terminata ed inaugurata il 13 agosto del 1993. Il campanile di Messina non era alto come l’originale (60 metri al posto dei 90) ma aveva il suo meraviglioso orologio astronomico posizionato a 48 metri d’altezza.
L’Orologio Astronomico di Messina è stato costruito almeno in parte guardando ai meccanismi dell’orologio astronomico di Strasburgo e venne commissionato dall’arcivescovo della città, Angelo Paino, per rifare il campanile di Messina, dopo che Papa Pio XI gli regalò un modellino dell’orologio originale di Strasburgo.
L’Orologio Astronomico di Messina è particolarmente importante perché ad oggi è considerato il più grande orologio astronomico del mondo, nonché il più complesso esistente.
La struttura dell’orologio
L’Orologio Astronomico di Messina non era un semplice orologio, ma una meravigliosa struttura complessa che scandiva il tempo sacro e quello profano: esso è composto da allegorie che raccontano la storia della città.
I movimenti partono dall’alto, allo scoccare del mezzodì un leone con la corona, alto 4 metri, scuote la bandiera della città ed emette tre ruggiti.
Dopo di che comincia il suo canto il gallo, anch’esso animale con un preciso significato nella simbologia cristiana: ai lati del gallo dorato, ci sono due automi alti tre metri che battono le campane ad ogni quarto d’ora ed ogni ora.
L’Orologio Astronomico di Messina è composto da diverse parti che si azionano seguendo il blocco centrale: il sistema di funzionamento è molto complesso ed ha richiesto interventi costosi di rinnovamento, dato che la ristrutturazione dell’Orologio Astronomico di Messina è stata effettuata non per mantenerlo esteticamente gradevole ma anche per renderlo ancora più spettacolare.
I sistemi di riproduzione del ruggito e del canto del gallo allo scoccare delle ore, ad oggi, sono ormai sostituiti da delle registrazioni a nastro.
In tempi più moderni è anche stato inserita l’Ave Maria di Schubert.
Inoltre ciascun giorno della settimana è rappresentato da una divinità pagana portata in trionfo da un carro che è trainato da un diverso animale: questo è il “carosello dei giorni della settimana”.
C’è anche il carosello delle età, formato da 4 statue, ad altezza naturale, che raffigurano l’infanzia, la giovinezza, la maturità e poi la vecchiaia ed infine la morte, rappresentata da uno scheletro con una falce che scandisce il corso della vita. Insomma l’Orologio Astronomico di Messina è una vera opera d’arte, uno strumento complesso e variegato dalle molteplici simbologie.