eliostato

Eliostato: Come funziona?

L’eliostato consiste in una struttura dai molteplici utilizzi, che sfrutta i raggi del sole per esempio nel settore delle energie rinnovabili e non solo.
Non si sa chi sia l’inventore dell’eliostato (secondo l’enciclopedia Treccani, sarebbe stato inventato da un italiano, G.A.Borelli), la prima menzione di questo dispositivo però viene fatta da un fisico dell’Olanda, Willem Gravensade, che lo collega ad un meccanismo ad orologeria.

Un eliostato sostanzialmente è una struttura formata da uno specchio il quale viene fatto ruotare attorno ad un asse parallelo a quello terrestre, con una velocità angolare della metà di quella apparente del sole: esso quindi è una sorta di robot pensato per riflettere il sole.

L’idea dell’eliostato, neppure a dirlo, deriva dall’osservazione della natura: infatti funziona bene o male come un girasole, si gira e segue sempre la luce solare. Il suo scopo, in sostanza, è quello di deviare i raggi solari in una direzione fissa e questo può essere fatto per soddisfare diverse esigenze, come quella di illuminare, riscaldare, e via dicendo.
Un eliostato si muove grazie ad un congegno ad orologeria. Scopo dello specchio che forma questo apparecchio è direzionare i raggi del sole: in sostanza l’eliostato “percepisce” la direzione dei raggi solari e li segue, quindi come si può intuire non è fissato rigidamente sull’asse ma può girarsi per intercettare di volta in volta i raggi solari.
L’eliostato non è azionato da un moto meccanico, è controllato da sensori, o da software creati ad hoc per renderli estremamente sensibili al calore e di conseguenza per permettere loro di inseguire spontaneamente la luce solare.

La superficie dello specchio dell’eliostato viene scelta a seconda degli usi: in genere può essere uno specchio normalissimo, oppure in argento.
Abbiamo descritto solo sommariamente come è strutturato un eliostato, perché ne esistono di diverse tipologie, ma hanno tutti la funzione di seguire e catturare i raggi solari.

Gli usi dell’eliostato

Ma a che cosa serve concretamente un eliostato? Come abbiamo detto, sono molteplici gli usi che questo apparecchio può avere.
L’eliostato può essere usato nel settore della bioedilizia, per riflettere l’intensità della luce solari su una facciata della casa: in questo modo anche la zona a nord della casa – che in inverno sarebbe più fredda – viene riscaldata naturalmente usando la luce del sole, risparmiando così sulla produzione di elettricità e sull’uso del riscaldamento.

Per esempio viene usato nei telescopi a torre, ma è fondamentale anche nel campo delle energie rinnovabili come avevamo accennato. In questo caso l’eliostato viene utilizzato per esempio nelle centrali solari termiche, dove questo attrezzo segue di continuo i raggi del sole usandoli per riscaldare un collettore: ecco perché le centrali solari termiche sono anche note col nome di campi eliostatici.

Ma non solo: l’eliostato può essere utilizzato per i più vari scopi, tanto per fare un esempio in Francia vengono usati per scaldare un forno solare che arriva alla temperatura di 3.500 gradi centigradi. Non solo: alcune di queste strutture vengono usate allo scopo di studiare come è composta la luce del sole.