Le supposte rappresentano delle forme farmaceutiche semi solide che si assumono per via rettale. Parliamo di forme farmaceutiche e non di farmaci in quanto esistono anche delle supposte che non compiono alcuna azione farmacologica, come quelle a base di glicerina per esempio. Altre sono invece considerati dei dispositivi medici, come le supposte Riflog, le quali sono consigliate per i trattamenti antinfiammatori.
Le supposte Riflog sono composte con estratti di curcuma, cioè il famoso “zafferano d’India”, e calendula. Mentre la curcuma svolge un’azione antiossidante ed antinfiammatoria, la calendula lenisce e cicatrizza. Ciò è utile per le infiammazioni quindi del tratto urinario, per questo sono consigliate soprattutto a chi soffre di infiammazioni alla prostata e soffre di prostatite cronica. Che sia di tipo batterico e non batterico, cronica o acuta, l’azione lenitiva di queste supposte è sempre consigliata perché i benefici sono immediati in quanto favorisce la rapida eliminazione dei batteri infettivi. Bastano pochi giorni per percepire già un po’ di sollievo; ma si consiglia tuttavia di fare almeno un trattamento completo della durata di 10 giorni; infatti, le Riflog vengono vendute in confezioni da 10 supposte. Ciò vale se la propria prostatite è di tipo acuto e non cronico; in quest’ultimo caso solitamente i medici consigliano un utilizzo continuo per mantenere la prostata pulita e quanto più possibile in salute.
Circa le modalità di utilizzo non vi è molto da dire, si consiglia semplicemente di assumerle dopo aver defecato così da non correre il rischio di espellerle e non beneficiare quindi della loro azione. Ecco che, molto spesso il momento migliore per assumere le supposte è rappresentato dal momento in cui si va a letto a dormire. Anche il rimanere sdraiati e abbastanza fermi è utile per far sì che le supposte svolgano ciò a cui servono.
Abbiamo parlato di sollievo in quanto, a seconda del problema che si ha, il trattamento Riflog da solo può non risolverlo. Esso è infatti un qualcosa in più, un’integrazione ad altre terapie. Soprattutto chi ha una prostatite batterica cronica dovrebbe prevedere un piano di attacco per contrastarla e vivere bene, senza accusare sempre dolore durante la minzione o in altri momenti.
Come in quasi tutti i casi, anche l’alimentazione fa la differenza, sia in ottica di prevenzione sia per il mantenimento di un certo stato di salute. Ecco per esempio che si potrebbe rivedere le proprie abitudini alimentari ed abbracciare la curcuma. Questa spezia, che abbiamo visto essere uno dei due ingredienti principali delle supposte Riflog, è un buon alleato della prostata. Riesce infatti a combattere i batteri che colpiscono ed infettano la prostata e a ridurre le interleuchine 8. Ecco che impiegarla nella preparazione dei propri pasti, almeno uno al giorno, è una soluzione che stabilizza naturalmente la propria condizione. Si può quindi aggiungere nelle tisane, nelle zuppe, nelle insalate o in qualsiasi altra preparazione culinaria che si preferisce, a patto però di non esagerare con la quantità e la frequenza. Basta un cucchiaino al giorno, da mescolare insieme ad altri cibi, cotti o crudi, e basta, come abbiamo detto, assumerla una sola volta al giorno. Un consumo eccessivo può avere delle conseguenze spiacevoli, non necessariamente gravi, ma spiacevoli, come nausea, bruciori di stomaco e diarrea.