Cani di piccola taglia: gli alimenti più adatti al metabolismo dei nostri piccoli amici a quattro zampe
I cosiddetti cani di piccola taglia, oltre che per la presenza fisica, differenziano sotto molti aspetti dai loro simili più grandi. Ad esempio: a livello metabolico risultano essere più vivaci ed attivi, riposano meno ore durante il giorno ed ovviamente il loro apparato digerente è nettamente più piccolo, proprio perché commisurato alle loro dimensioni.
Sulla base di quanto appena detto è indispensabile che la scelta della loro alimentazione non sia mai casuale o dettata da esigenze di risparmio (“prendo il sacco da 10 chili di crocchette per cani di taglia grande, tanto è sempre cibo per cani” Sbagliato). Proprio per scongiurare errori del genere, in questa breve guida vi diremo tutto quello che c’è sa sapere sul cane di taglia piccola in termini di cibo ed abitudini alimentari, così da assicurargli una vita sana e longeva.
Qual è il miglior cibo per cani di taglia piccola? Come individuarlo tra i tanti?
In primo luogo, quando si parla di crocchette per cani di piccola stazza, è fondamentale valutarne la dimensione. Dargli abitudinariamente dei croccantini fuori misura per la sua mole, potrebbe causare problemi non di poco conto al vostro amico peloso: difficoltà nella masticazione, usura preventiva della corona, ferite gengivali che potrebbero degenerare in infezioni oppure, peggio ancora, la caduta dei denti. Per permettere una masticazione corretta e la stimolazione totale dell’arcata mandibolare, è indispensabile scegliere crocchette della dimensione e consistenza giusta.
Oltre a questo, quando ci si appropinqua a fare la scorta alimentare per il vostro piccolo amico è bene tenere conto dei seguenti fattori, fondamentali per la scelta di un prodotto adeguato:
- Digeribilità: per salvaguardare la salute e le funzionalità dello stomaco nei cani di piccola taglia, è indispensabile che il cibo sia ricco di elementi nutritivi semplici. È bene optare per carni non trattate, come per esempio cervo, pesce, agnello, riso… L’alta percentuale di proteine contenute nel pasto può facilitare la scelta;
- Grain free: sono sconsigliati i prodotti che contengono alte percentuali di graminacee e cereali, questo perché tendono ad essere difficilmente digeribili per il loro organismo. In alcuni casi potrebbero anche scaturire delle vere e proprie intolleranze nei soggetti più sensibili con conseguenti problemi di digestione e fastidiosi sintomi. Sono da prediligere i prodotti grain free specifici per cani di taglia piccola;
- Numero di pasti: un cucciolo di taglia piccola, dopo lo svezzamento, deve mangiare fino ad un massimo di quattro volte al giorno.Una volta diventato grande, deve mangiare almeno due volte al dì. In ogni caso è sempre bene leggere con attenzione le indicazioni riportate sulla confezione del prodotto acquistato. La combinazione tra il metabolismo accelerato e l’elevato spreco di energia che caratterizza questi cani, fa si che si debba prestare attenzione alla percentuale di grassi contenuta nel loro pasto rispetto l’apporto proteico. Il giusto bilanciamento per un cane adulto potrebbe essere, rispettivamente, 16/28.
Che differenze ci sono per l’alimentazione di un cane anziano di piccola taglia?
Volendo fare un paragone, un cane adulto di stazza piccola, mangia molto di più rispetto ad un suo cugino di taglia superiore anche se può sembrare assurda come affermazione.
Come suddetto, questo dipende dal metabolismo e dall’attività fisica che essi fanno. I primi tendono ad essere più longevi rispetti gli altri ed abituarli ad un corretto stie di vita ed una dieta sana, molto probabilmente, permetterà di risparmiare sulle spese veterinarie nel corso degli anni.
Quando il cane raggiunge la vecchiaia, bisogna scegliere alimenti secchi e ricchi di aminoacidi o integrare la sua alimentazione con cibi specifici per cani anziani di piccola taglia, così che la sua salute non ne risenta.