Le cause della caduta dei capelli possono essere tantissime. Si tratta di una condizione che spaventa tutti, indistintamente, ma è sempre importante individuare quello che la causa così da capire anche in che modo cercare di curarla.
Vedere sempre più capelli sulla spazzola o sul cuscino potrebbe essere un campanello d’allarme da non sottovalutare: la calvizie potrebbe essere dietro l’angolo.
In che modo capire se si tratta di una caduta fisiologica o temporanea o se, invece, si tratta di un qualcosa che richiede un intervento più drastico? Facciamo il punto.
Le cause della caduta dei capelli
Non esiste solo l’alopecia androgenetica tra le cause della perdita dei capelli. Queste possono essere molteplici e bisogna conoscerle affinché si possa riuscire ad avere un’idea chiara anche di quella che è la possibile cura da prendere in considerazione.
Diciamo, quindi, che in alcuni casi i capelli che cadono possono ricrescere. Questo avviene, però, se si elimina la causa che comporta la caduta. Ecco, quindi, che è necessario andare a fare chiarezza.
Spesso la caduta dei capelli è connessa allo stress. Sì, perché un affaticamente psico-fisico tanto intenso da sottoporre l’organismo a una forte tensione porta con sé delle ripercussioni di vario tipo. Tra queste c’è anche la caduta dei capelli. Attenzione: in questo caso la risoluzione del problema potrebbe essere semplice. La caduta potrebbe, infatti, essere invertita semplicemente andando a eliminare la causa dello stress. Di certo la ricrescita dei capelli non sarà immediata, ma sarà possibile rendersi conto nel giro di pochissimo tempo che si tratta di qualcosa di possibile.
Anche quando le cause della caduta dei capelli sono ravvisabili in una cattiva alimentazione è possibile cercare di invertire la tendenza andando a far ricrescere i capelli. Si deve cercare di seguire una dieta sana ed equilibrata dal punto di vista dei nutrienti, con pochi grassi e senza alcol.
Le cose cambiano, invece, se la causa della caduta dei capelli è l’alopecia androgenetica. Si tratta di una situazione complessa che porta con sé la calvizie. Sì, perché il termine calvizie deve essere sempre affiancato alla perdita dei capelli causata proprio da questo tipo di alopecia, mentre in tutti gli altri casi è improprio.
Cosa fare in questo caso? Se ci si domanda come curare la calvizie l’unica risposta realmente valida è con il trapianto di capelli. Sì perché sebbene ci sia chi sostiene che sia possibile trattare l’alopecia androgenetica con prodotti per capelli, con integratori alimentari o con medicinali ad hoc fa perdere solo tempo prezioso.
Nel caso in cui la caduta scaturisca dall’azione del DHT è necessario prendere coscienza che la soluzione definitiva e l’unica a essere effettivamente risolutiva è il trapianto. Attenzione, però, a non iniziare ad aver paura. Oggi come oggi il trapianto di capelli è tutt’altra cosa rispetto al passato. Oggi come oggi sono, infatti, cambiate le tecniche, che si sono fatte via via meno invasive e dolorose. Non si tratta più del vecchio e odiato intervento che lasciava cicatrici visibili e che portava con sé tantissimi problemi anche nel post-operatorio ed è per questo che oggi sempre più persone lo prendono in considerazione.
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