ernia inguinale

Ernia inguinale tutto quello che c’è da sapere sul post operatorio e sulla convalescenza

L’ernia inguinale è la fuoriuscita di viscere dalla loro cavità di contenimento ed è una tipologia di ernia addominale che, nella forma più avanzata, negli uomini occupa la borsa scrotale, mentre nelle donne la regione delle grandi labbra.

Assume vari stadi e rappresenta un fastidioso problema di salute che può portare ad un intervento chirurgico.

Il disturbo si manifesta con un gonfiore nella zona interessata, ma può essere talvolta completamente asintomatico.

Quando operare un’ernia inguinale?

I chirurghi decidono di ricorrere all’intervento solamente quando l’ernia a livello inguinale dà forte dolore o risulta particolarmente grave. L’intervento standard consiste nel far rientrare l’ernia inguinale nella sua sede e nel riparare eventuali tessuti lacerati. Si tratta di un’operazione semplice che generalmente avviene in day hospital.

Dopo l’intervento il paziente deve portare un cerotto sulla regione inguinale e se non vi sono effetti collaterali si sottopone a una visita di controllo una settimana dopo.

In seguito ad un’operazione di ernioplastica inguinale si verificherà un’alterazione della sensibilità cutanea nella zona dell’intervento. In genere questo disturbo di sensibilità scompare progressivamente nell’arco di un paio di mesi. Subito dopo l’intervento è possibile anche la comparsa di un gonfiore che è simile all’ernia appena operata, ma è indolore e non rientra sdraiandosi o premendo sopra con le dita. Viene riassorbito in circa 3 mesi dal corpo, diventando sempre più liquido. A volte tuttavia non si riassorbe completamente e deve essere svuotato con una siringa. Per accelerare il processo di riassorbimento, si possono fare impacchi caldo-umidi, evitando però la zona sopra la ferita.

Nella prima settimana si avvertono delle fitte dolorose; i primi due giorni il dolore è fortissimo e viene alleviato solo da una terapia a base di antidolorifici per via intramuscolare, insieme all’antinfiammatorio e l’anticoagulante. Nel caso i dolori persistano a lungo allora è opportuno rivolgersi al chirurgo.

Nei primi giorni post operatorio è preferibile condurre una vita sedentaria ed evitare gli sforzi. Inoltre almeno per una settimana è preferibile evitare di guidare. L’attività sportiva non competitiva può essere ripresa una decina di giorni dopo, mentre quella agonistica dopo circa un mese. Inoltre occorre rispettare delle precise norme igieniche, prestando attenzione a non bagnare le medicazioni e a mantenere pulite le ferite. Dopo circa 15 giorni vengono tolti i punti e si può cominciare a pensare di condurre una vita sociale normale, evitando però sforzi vari.

Fondamentali durante la convalescenza sono il relax e le camminate senza affaticarsi per permettere una migliore disposizione della rete. È importante assumere liquidi almeno ogni due ore per mantenere la giusta idratazione, sono invece sconsigliate le bevande gassate, la caffeina e gli alcolici. I cibi devono essere il più possibile leggeri, specialmente nei primi giorni. Anche il fumo va evitato, in quanto svolge un’azione irritante.

Può anche esserci la ricomparsa dell’ernia sebbene si tratti di un evento poco frequente. Per evitare ciò occorre eseguire a 40 giorni dall’operazione degli esercizi per irrobustire l’addome.

Naturalmente la capacità di ripresa durante la convalescenza varia da persona a persona e anche dall’età del soggetto operato.