addolcitore acqua

Impianto addolcitore acqua, quanto costa?

Molto spesso, l’acqua dei nostri rubinetti si rivela essere piuttosto dura, cioè presenta una concentrazione di calcio e magnesio, o altri minerali, superiore alla media. Un’eccessiva durezza dell’acqua porta inevitabilmente alla formazione di depositi e incrostazioni calcaree in tubazioni, condutture, impianti industriali, caldaie, boiler e pannelli solari. Anche gli elettrodomestici, come lavastoviglie o lavatrici, sono maggiormente a rischio di guasti in presenza di un’acqua troppo dura.

Il calcare, inoltre, opacizza i tessuti, e lavaggio dopo lavaggio, rende le fibre tessili più spente e più ruvide al tatto. L’acqua calcarea può essere anche la causa di capelli secchi e spenti, e di una pelle tendenzialmente secca.

Per prevenire tutti questi danni molti consumatori hanno già deciso di rimediare installando di un addolcitore d’acqua.

Come funzione un impianto di addolcimento

Ogni impianto di addolcimento è progettato per togliere la durezza all’acqua con lo scambio, che avviene tramite apposite resine: gli ioni di calcio e magnesio diventano ioni di sodio. L’acqua, in pratica, è resa più dolce riducendo la concentrazione di minerali. Le resine che ne permettono il funzionamento devono essere rigenerate regolarmente per mezzo di una soluzione satura di cloruro di sodio (il comune sale da cucina).

Il suo funzionamento è assai  semplice: l’acqua da trattare, ovvero quella “dura”, passa attraverso resine dette a scambio cationico che riescono a catturare nell’acqua gli ioni positivi di calcio presenti (Ca++) e di magnesio (Mg++) riuscendo a scambiarli con lo ione sodio (Na+). Cosi facendo il magnesio v ed i sali di calcio vengono trasformati in sali detti di sodio e quindi l’acqua che ne esce risulta “addolcita”.

Quando questo iter porta ad un deperimento del potere di interscambio di queste resine, significa che necessitano di una regolare rigenerazione (generalmente ogni 4 giorni).

Quanto costa un impianto di addolcitore per l’acqua?

Il costo dell’addolcitore d’acqua domestico varia in base ai litri di resina contenuti e della portata di acqua che è in grado di trattare. I prezzi partono da dai 100 euro ma possono arrivare fino a qualche migliaio. Gli impianti domestici solitamente appartengono alla fascia di prezzo inferiore.

Nel calcolo del costo del proprio addolcitore d’acqua è fondamentale il dimensionamento corretto del dispositivo. La durezza dell’acqua da trattare, il consumo medio d’acqua giornaliero e il consumo di punta di acqua sono i tre parametri essenziali per un dimensionamento corretto e un costo basato effettivamente sulle proprie esigenze.

Un modo per risparmiare sull’acquisto consiste nel comprare in autonomia l’addolcitore d’acqua per poi installarlo dandosi al fai da te, non si tratta certo di un’impresa impossibile, tutt’altro!

Se il costo dell’impianto sembra elevato, è necessario sottolineare come venga facilmente compensato dal risparmio economico che deriva dall’uso quotidiano di acqua addolcita e non più dura, cioè degli effetti positivi che l’assenza di calcare nell’acqua porta con sé.

Un impianto di trattamento acqua, infatti, è proprio un investimento per il futuro. A fronte di una spesa iniziale più consistente nel tempo i risparmi saranno evidenti. Ad esempio, la stima di riduzione dei consumi ogni mm di calcare rimosso è del 18%, mentre l’uso (e la spesa) di saponi, detersivi e detergenti diminuirà del 50%, infine, l’aumento dell’efficienza della caldaia è stimato al 29%.