Molte persone ragionano sulla possibilità di costruire una piscina fuori terra o una piscina interrata nel loro giardino, per potersi rinfrescare tranquillamente facendosi un bagno durante l’estate.
Bisogna ammettere che esistono tantissime tipologie differenti di piscine: fuori terra, interrate e semi interrate, di forme e materiali diversi, e negli ultimi anni una moda che si è scatenata è quella delle piscine ad acqua salata. Come ben si sa nella maggior parte dei casi le piscine son riempite con acqua dolce, ma in questi ultimi anni sempre più persone stanno richiedendo una vera novità nel mondo del divertimento acquatico: la piscina ad acqua salata. Ma quali sono i reali vantaggi che derivano dalla scelta della piscina ad acqua salata? Si tratta soltanto di una moda lanciata dai vip, oppure di una soluzione che comporta dei reali vantaggi tangibili? Effettivamente scegliere la piscina ad acqua salata importa alcuni vantaggi non di poco conto sia per la salute che per il risparmio sulla manutenzione dell’acqua della piscina, come vedremo. Vale la pena quindi analizzare quali sono i vantaggi della piscina ad acqua salata per capire se realmente convenga optare per questa soluzione, sempre più diffusa anche in Italia, o semplicemente ripiegare sulla classica piscina ad acqua dolce.
Cos’è la piscina ad acqua salata
La piscina ad acqua salata non è altro che una vasca che contiene acqua salata al posto della tradizionale acqua dolce. Essa rievoca fin dal principio l’idea dell’acqua di mare, ma in realtà in queste piscine il contenuto di sale è abbastanza basso, si tratta di circa 5 grammi a litro d’acqua, quella nel mare ha una concentrazione media di 35 grammi al litro. La piscina ad acqua salata ha soprattutto la finalità di consentire una modalità alternativa di igienizzazione dell’acqua che comporta un risparmio sull’uso dei prodotti chimici.
Come ben sappiamo, è di fondamentale importanza mantenere sempre l’acqua della piscina ben pulita, limpida e disinfettata, perché sia salubre e per il benessere di chi fa il bagno. In genere usiamo il cloro per disinfettare l’acqua della piscina, ma questa sostanza è inquinante ed inoltre è anche dannosa alla lunga per pelle e mucose, non è infatti raro che le persone dalla pelle più delicata e secca tendano ad accusare malessere, rossori e prurito dopo un bagno nella piscina dove c’è il cloro. In sostanza la piscina ad acqua salata utilizza, al posto del cloro, il processo dell’elettrolisi del sale che disinfetta l’acqua senza dover necessariamente procedere all’utilizzo del cloro. Questo processo chimico garantisce la pulizia dell’acqua della piscina senza alcun prodotto chimico, usando il sale da cucina comune che, sciolto nell’acqua, si scompone nelle molecole di cloro e sodio e disinfetta in modo naturale la piscina.
I vantaggi della piscina ad acqua salata
Ovviamente il primario vantaggio della piscina ad acqua salata consiste nel fatto che si può fare a meno di utilizzare il cloro. Questo comporta un vantaggio prima di tutto economico, ma anche dal punto di vista della salute e dell’ambiente: la piscina ad acqua salata utilizza un metodo del tutto naturale per la disinfezione dell’acqua. Essa minimizza il rischio delle reazioni allergiche dovute all’uso dei prodotti chimici, e toglie anche l’impossibilità di usare la piscina dopo l’uso di prodotti chimici, perché il sale non ha controindicazione. Il livello di salinità della piscina ad acqua salata comunque rimane molto basso rispetto a quello dell’acqua di mare e quindi non secca eccessivamente la pelle.
Risparmio nei prodotti chimici che si usano per la periodica manutenzione dell’acqua, più rispetto per l’ambiente ed anche per la salute della pelle: insomma, sono davvero vantaggiose le conseguenze della piscina ad acqua salata che infatti sta prendendo sempre più piede anche in Italia.