Olio di Cbd al 30%: cosa significa e quali sono i suoi effetti

C’è un prodotto di uso sempre più comune, in ambito terapeutico, che più degli altri solletica la fantasia delle persone. Il motivo è presto detto: è infatti in grado di promettere, attraverso la sua assunzione, una lunga scia di benefici per l’organismo in maniera del tutto naturale.

Si tratta dell’olio di Cbd, acronimo di cannabidiolo metabolita della canapa: viene estratto, ricorrendo a diverse tecniche, dalla varietà sativa della cannabis. Si ottengono in questo modo prodotti apprezzati e di uso ormai spesso quotidiano, il cui commercio è del tutto legalizzato in Italia.

La normativa – il riferimento è alla legge 242 del 2016 – indica chiaramente la soglia massima di Thc (tetraidrocannabinolo, principio attivo con effetti psicotropi) al di sopra della quale siamo di fronte a prodotti il cui commercio non è invece legalizzato. Occorre imparare a destreggiarsi nella giungla di un mondo ancora relativamente nuovo, sia in relazione ai metodi assuntivi che agli effetti dell’olio di Cbd e alla concentrazione della sostanza nel prodotto (si va generalmente dal 5% fino a un massimo del 30%).

Quando è utile assumere l’olio di Cbd e quali effetti assicura

Per prima cosa sarà bene fare mente locale sul fatto che assumere olio di Cbd assicura una lunga serie di benefici all’organismo. E’ infatti particolarmente utile in caso di:

  • dolori muscolari,
  • accumulo di stress,
  • insonnia,
  • infiammazioni,
  • stati d’ansia
  • attacchi di panico.

Anche la memoria e la creatività possono uscire rinvigorite dall’assunzione di Cbd, a patto di rendere questa abitudine una virtuosa routine di benessere. Il Cbd, come accennato, non ha effetti psicoattivi né è in grado di alterare la mente come può fare invece il Thc.

Ecco perché è corretto dire che a una maggiore concentrazione di Cbd all’interno dell’olio, corrispondono maggiori effetti benefici sull’organismo. Lontano da quelle alterazioni e stati di euforia che vengono indotti dalla presenza di tetraidrocannabinolo.

Concentrazione del Cbd: le cose da sapere

L’olio di Cbd è molto utile per il trattamento di ansia, attacchi di panico, infiammazioni muscolari e altri malanni legati all’accumulo di stress. La sua efficacia deriva dalle importanti proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, analgesiche, anticonvulsivanti e antiemetiche tipiche del cannabidiolo. Sono molte le tipologie di olio di Cbd che è possibile trovare in commercio: a cambiare è essenzialmente la concentrazione di sostanza nel prodotto. Si inizia generalmente dal 5%, mentre la massima concentrazione di Cbd è il 30% (si intende il 30% di principio attivo).

E’ chiaro che con l’aumentare della concentrazione del principio attivo sale anche il prezzo del prodotto in commercio. Per quanto riguarda i consigli per gli assuntori, è corretto precisare che quelle persone che non abbiano ancora assunto cannabis dovrebbero iniziare con una concentrazione ridotta, mentre per chi abbia già provato gli effetti della sostanza e ne abbia dimestichezza sarà più indicato un olio di Cbd ad alta concentrazione come quello al 30%.

Cbd, le regole per scegliere la corretta concentrazione

Scegliere la giusta concentrazione di Cbd non è semplice come può sembrare a una prima occhiata: la reazione dell’organismo di fronte agli stimoli cambia da soggetto a soggetto. Gli effetti dell’olio di Cbd cambiano sia in relazione alla durata degli effetti che alla loro intensità.

E’ sempre bene iniziare con un quantitativo ridotto di sostanza con una ridotta concentrazione, così da valutare correttamente l’effetto che fa (anche in base a quelle che sono le personali esigenze). Si aumenterà nel corso del tempo la quantità di olio di Cbd e la relativa concentrazione tenendo conto delle risposte del corpo e della mente. Il metodo più diffuso e anche quello più pratico, oltre che veloce, è quello sublinguale: l’olio viene assorbito dalle pareti della bocca, dopo essere stato applicato con un dosatore sotto la lingua.