Registrare il proprio marchio è molto importante, ma quali sono i costi da affrontare? Quando dura? Si deve rinnovare? Ecco tutto quello che bisogna sapere per ottenere la giusta tutela e identità personale.
Quanto costa registrare un marchio
Quanto è importante la protezione del marchio? Non si pensa mai al passato, credendo che la vera lotta alla propria identità sia solo di oggi, su un mercato in forte sviluppo e dove si può trovare ogni genere di azienda/prodotto.
Nei tempi antichi affermarsi come azienda non era così facile come si pensa: i pochi macchinari, una divulgazione solo cartacea o con il passa parola e la paura che qualcuno potesse rubare l’idea. Man mano che la tecnologia ha preso piede, la pubblicità è diventata più “facile” con una espansione internazionale attraverso un solo click. Ma per tutelare la propria identità professionale aziende e prodotti devono avere il marchio registrato.
Il marchio deve essere unico e mai come oggi protetto da eventuali copie e furti. Il suo utilizzo potrebbe essere nocivo per l’azienda stessa oppure confondere i consumatori: in ogni caso si tratta di un approprio illecito di una identità.
Molti imprenditori temono nei costi e per questo motivo saperlo prima può aiutare. Prima di tutto è bene fare una analisi di quelle che sono le previsioni di sviluppo del business negli anni: è un modo pratico per ottenere una ottimizzazione delle risorse e degli investimenti.
Costo marchio italiano
Salvo modifiche, il marchio viene registrato e resta attivo per 10 anni con il rinnovo a scadenza per lo stesso periodo. I costi fissi che vengono indicati (sempre salvo modifiche future) sono i seguenti:
- Euro 101,00 tasse Ufficio Italiano Brevetti e Marchi
- Euro 34,00 per protezione di prodotti e servizi
- Euro 40,00 di spese amministrative
- Euro 16,00 applicazione marca da bollo
Questi costi sono fissi ma possono subire delle modifiche/aumenti nel corso del tempo. Si ricorda che la registrazione del marchio può essere eseguita personalmente oppure delegando un professionista del settore. Le Camere di Commercio in questo caso forniscono il servizio di consulenza a livello burocratico e non legale. Ci sono dei casi in cui il marchio possa essere non registrato? Certo, nel caso in cui l’Ufficio preposto possa notare un doppione – illegalità oppure incongruenze. Dovrà essere il soggetto interessato a controllare che questo non avvenga, come tutela del marchio e azienda.
Oltre ai costi fissi ci sono anche altre spese e per conoscerle si consiglia di rivolgersi ad un professionista del settore. Lo stesso manderà avanti una serie di controllo e strategie al fine di capire quale sia l’esigenza del suo cliente.
Non si può inoltre registrare un marchio gratuitamente: non è possibile. Tra le altre cose non è consigliato risparmiare sul costo del professionista, perché si potrebbe incorrere in errori di deposito con rigetto della domanda di registrazione.
Anche il rinnovo del marchio alla scadenza dei 10 anni prevede dei costi. Quelli fissi sono i seguenti:
- Euro 67,00 per la tassa di registrazione del marchio singolo (Euro 34,00 per ogni classe che si aggiunge)
- Euro 16,00 marca da bollo
- Euro 202,00 per la tassa su marchi collettivi registrati
- Euro 40,00 ricevuta di pagamento per i diritti di segreteria per Camera di Commercio.
Anche in questo caso i costi fissi potrebbero subire delle modifiche o degli aumenti. Verificare sempre con un professionista prima di mandare avanti la richiesta.